sabato 22 settembre 2012

Da Sallustio a Fiorito, il malcostume politico.

IL REGIME DEI PARTITI E DELLE FAZIONI

Ceterum mos partium et factionum ac deinde omnium malarum artium paucis ante annis Romae ortus est otio atque abundantia earum rerum, quae prima mortales ducunt. Nam ante Carthaginem deletam populus et senatus Romanus placide modesteque inter se rem publicam tractabant, neque gloriae neque dominationis certamen inter civis erat: metus hostilis in bonis artibus civitatem retinebat. Sed ubi illa formido mentibus decessit, scilicet ea, quae res secundae amant, lascivia atque superbia incessere. Ita quod in aduersis rebus optauerant otium, postquam adepti sunt, asperius acerbiusque fuit. Namque coepere nobilitas dignitatem, populus libertatem in libidinem vertere, sibi quisque ducere trahere rapere. Ita omnia in duas partis abstracta sunt, res publica, quae media fuerat, dilacerata.

Pochi anni prima a Roma sorse questo malcostume di partiti e faziosità politica e poi tutti i comportamenti negativi a causa della pace esterna e dall’abbondanza di quelle cose che gli uomini ritengono le più importanti. Infatti prima della distruzione di Cartagine il popolo e il Senato gestivano lo Stato in pace e con moderazione, ne tra i cittadini non c’era contesa ne per gloria ne per potere: la paura di un nemico esterno manteneva la società nell’esercizio delle virtù. Ma quando quel timore uscì dai pensieri dei romani evidentemente fecero il loro ingresso quelle cose che il benessere ama, la sfrenatezza e l’arroganza. Infatti la nobiltà trasformò in abuso la propria dignità, il popolo, la propria libertà: ognuno si diede a prendere per sé, ad afferrare, ad arraffare, così tutto fu diviso fra due partiti e la repubblica, che era stata sempre un bene comune, fu fatta a pezzi.
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Ricordo questa versione di latino, che mi capitò di dover tradurre sui banchi di scuola del liceo. Era tratta dagli scritti di Gaio Sallustio Crispo.

La situazione che ci si pone davanti oggi è molto simile ad allora. C'è la fine di un periodo di guerre (nel caso dei romani era contro Cartagine, nel nostro caso le due guerre mondiali e la guerra fredda). C'è una caduta di ideali o forse si dovrebbe dire di adrenalina, c'è un malcostume politico diffuso e generalizzato.

Sallustio fa la morale nei sui scritti, ma poi si comporta allo stesso modo di quelli che condanna: egli si arricchì depredando la ex-Numidia che governava e incassò tangenti. Ovviamente, come sempre accade, lui accusava gli altri, come fa oggi Fiorito, l'ex capogruppo PdL in Lazio. Sallustio venne accusato di concussione, l'altro di peculato. A distanza di duemila anni, le cose cambiano poco, anche se uno è uno storico e l'altro un semplice burino.

Non voglio dire che Fiorito sia l'unico colpevole, perchè non lo è, il sistema è infestato da personaggi simili. Ad esempio il leghista Renzo Bossi e le sue spese pazze venute fuori grazie al suo autista personale che l'ha venduto ai giornali (amo il tradimento, disprezzo il traditore). Oppure l'ex sindaco Chiamparino, tanto amato dai torinesi, che ha lasciato Torino in mano al collega PD Fassino con un debito di 4,5 miliardi di euro. Vendola, il presidente della Regione Puglia, invece è stato rinviato a giudizio per lo scandalo sulla sanità della sua regione. Poi ci sono i casi famigliari: la moglie di Clemente Mastella (il parlamentare europeo PdL),  rinviata a giudizio col marito, oppure il marito di Anna Finocchiaro (la presidente dei senatori PD), Melchiorre Fidelbo, indagato per appalti illeciti a Catania. Senza nominare poi i vari Lombardo, Bassolino e compagnia bella. Ma attenzione a non fare l'errore di Craxi: tutti colpevoli, nessun colpevole. Perchè si sa che prima o poi si trova sempre un capro espiatorio, e una volta trovato, inutile lamentarsi, è troppo tardi.

E' un quadro generale a dir poco deprimente. Quello che c'è di nuovo stavolta, è che viene confermato il trend iniziato con Renzo Bossi. E non è il trend dei rubagalline, perchè non m'interessa se nel PD rubano con stile e nel PdL rubano come degli sfigati, un furto è un furto. Quello che è grave è che i cosiddetti giovani, si dimostrano peggio dei vecchi. Renzi vuole rottamare Bersani, e probabilmente ha ragione, ma attenzione a non generalizzare. Se questo è il nuovo che avanza, forse quello che bisogna cercare è una persona onesta o, meglio, una persona onesta che non perda la testa davanti ai soldi e al potere, non un giovane o un vecchio. Fiorito si è formato in uno dei pochi partiti che non avevano mai partecipato alla spartizione della torta con DC, PCI PSI, ovvero l'ex MSI. Ex MSI, ex Alleanza Nazionale, ora PdL. Ha dimostrato però di essere come quelli che prima di lui si sono arricchiti alle spalle della gente, anzi, di essere peggiore. Questo perchè si è fatto corrompere dal potere e dai soldi in un periodo in cui la cosa appare particolarmente grave, alla luce di una crisi in cui molte famiglie non arrivano alla terza settimana.

Fiorito guadagna uno sproposito, come Amato e tanti altri politici: trentamila euro al mese. Circa mille euro al giorno, uguale allo stipendio medio mensile di molta gente cosiddetta normale. Questo è un grosso problema, non solo dei politici, ma in generale di tutti i quadri dirigenti pubblici e privati. Troppi soldi senza garanzie. Bisogna pagare la gente se dà risultati, non dev'essere un automatismo. E invece niente, ed ecco il risultato. Il governatore di regione Polverini ha offerto le dimissioni, che è più di quello che abbiano fatto altri in situazioni simili, ma a me non basta. Un politico di destra (e AN si è sempre vantata di esserlo) deve dare le dimissioni e basta. Sia che fosse al corrente o meno la responsabilità resta. Se ci fosse ancora il vecchio Almirante, non avrebbe avuto nessuna comprensione.

Spero che la lezione serva a fare pulizia dentro la Regione Lazio e che spaventi anche gli altri governatori. Sì perchè questo è il secondo problema, dopo il fattore giovani. Si parla di localizzazione, microcosmi, autogestioni, federalismi e infinitamente piccolo. Eccolo qua l'infinitamente piccolo. Stavolta non è lo Stato che ruba, ma la Regione. Pensiamoci. Non è solo il problema distanza quello che permette di rubare al cittadino. Ci sono ladri in Comune, in Provincia, in Regione e nello Stato. Giovani e vecchi. Uomini e donne. Non esiste la sicurezza, nè qui nè altrove. I corrotti e gli spendaccioni c'erano nella Repubblica di Roma, ci sono in Italia, in Svizzera e in Giappone. Le cose devono cambiare e devono cambiare adesso. Non si tratta di raggiungere la perfezione, nè di fare crociate di parte in stile Mani Pulite che lasciano il tempo che trovano. E' il tempo della responsabilità. Chi sbaglia deve essere punito esemplarmente e deve essere colpito nelle due cose che brama di più: i soldi e il potere. La forza del contrappasso.

13 commenti:

  1. Beh, alcuni ragionamenti possono ricbiedere anche una disamina. Non si può sempre ridurre tutto a multipli di 160 caratteri. ;)

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  2. Fidarsi delle persone... no, penso che non possa andare bene. Almirante, Pertini, De Gasperi non ci sono più perché non c'è più quella società, sostituita dalla liquida attuale.
    I rimedi, le contromisure devono essere architetturali, strutturali.
    Poichi denari, tutti documentati per ottenere il rimborso: numero limitato di mandati; bilancio e patrimonio personale prima e dopo ogni mandato, spese di partiti e movimenti da pubblicare in rete come requisito fondamentale per il rimborso
    meccanismi di democrazia diretta per cui ogni consigliere/parlamentare può essere revocato in ogni momento da un elezione "abrogativa" senza quorum o con quorumo estremamente basso (10% degli elettori delle ultime politiche per quel collegio).
    Queta pseudo democrazia rappresentativa è stata concepita ai tempi di Statisti e ora ha a che fare con faccendieri, puttanieri, politicastri, figliocci, magnaccia, papponi, parassiti, fancazzisti, lobbysti, furbastri, tamarri, cafonal neoarricchiti etc. che ben rappresentano gran parte di elettori che gridano alla casta solo perché non vorrebbero altro che essere al loro posto per magna' a più non posso.
    Quindi rimedi strutturali.
    Se tu hai un obeso che divora tutto, anche i piatti e poi tanto vorace da diventare cannibale e divorare anche te, cosa fai? La prima cosa è di metterlo a dieta rigida.

    Mao non aveva tutti i torti quando prendeva i dirigenti e li metteva a mungere le mucche, a zappare la terra, a lavorare in miniera. La fatica del guadagnarsi il pane con il proprio lavoro è curativa.

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  3. Ci ho pensato al controllo strutturale, ma burocratizzare renderebbe solo più intricato un sistema già ipetrofico quanto a regole e regoline. Più sono le regole e i numeri e più aumentano gli strattagemmi. Bisogna lavorare sui dirigenti, magari anche un sistema maoista andrebbe bene, ma devi avere la punta della piramide sotto controllo e prenderla a calci se non lavora e non controlla. Visto che è un sistema feudale, almeno bisogna avere dei feudatari da investire di responsabilità. Se non si creano capitani capaci di navigare, le navi affondano. Come dici tu, è inutile contare sulle masse che strepitano contro la casta, perchè se potessero, farebbero le stesse cose della casta, poco ma sicuro. In un Esercito che funziona, ufficiali inferiori e sottufficiali anziani sono il fulcro del sistema. Nel modello civile bisogna cambiare tutti i quadri dirigenti, perchè non dirigono e non controllano e non sono affidabili.

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  4. > Ci ho pensato al controllo strutturale, ma burocratizzare
    > renderebbe solo più intricato un sistema già ipetrofico

    Quando vivi in un ambiente ostile dove il prossimo cerca di fotterti, i risultati sono che devi chiudere con tre serrature la porta blindata, devi avere il codice di sicurezza lungo un tot per accedere ai tuoi servizi, devi usare tre catene su una bicicletta che comunque deve essere abbastanza un catorcio per non dare nell'occhio.
    Ecco, realizzare, utilizzare e manterere operativi tot dispositivi di sicurezza, antifurto etc.
    Sei a costretto di vivere in un contesto ostile e ti complichi la vita.
    Pensa come sarebbe se in casa tua, nel posto in cui dovresti essere a tuo agio e poter rimuovere le difese verso l'esterno / gli estranei, dovessi chiudere a chiave ogni porta tra una stanza e l'altra, digitare il PIN per utilizzare la lavatrice.ù

    Ecco che una società di squali e squaletti (la maggior parte della popolazione ruba come può al livello che può, non ci sono solo i parassiti ladri nei consigli regionali o in parlamento...) devi complicarti la vita.

    E' esattamente quello che pens(av)o quando torn(av)o dalle ciclovacanze in Austria, dove in molti paesi puoi lasciare la bici aperta senza romperti i maroni con chiavi lucchetti e catene e senza che nessuno te la fotta appena tu giri l'angolo.
    Era molto comodo lasciare la bici aperta nei paeselli della Carinzia.

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  5. Beh casa mia è sempre aperta, la strada è troppo difficile per i ladri, e poi c'è poco da runbare... In più i vicini (si fa per dire) sanno sempre cosa succede. Mi sento molto austriaco lol. Ma l'Austria non è la Germania, là la bicicletta te la rubano eccome.

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  6. La Polverini si è dimessa per fortuna. Finalmente un governatore che si assume le responsabilità (anche se l'avrebbero sfiduciata probabilmente): l'incazzatura di Alemanno è servita a qualcosa, speriamo che si sveglino. Mi fa un po' schifo l'opposizione che ha rubato con loro ed ora fa la parte del Savonarola...

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  7. Sì, l'Austria NON è la Germania, assolutamente vero.
    Devi abitare in un posto che penso mi garberebbe. :)

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  8. Polverini & C.
    Diciamo che nel PidipiùL le cose sono più sfacciate. Forse perché hanno "rottamato" da più tempo l'etica della sobrietà, dell'austerità.
    L'opposizione (scusa, di cosa stai parlando ? ;)
    dato che il 70? l'80? il 90%? del programma è uguale, NON è opposizione ma semplice competizione di interessi: mi oppongo non perché la mia politica (?) sia diversa, ma perché quelle cose non le possono fare i miei amici di faccende, quelli del "mio" partito.

    Così se tu sei in minoranza, hai la tua quota minore di fondi regionali e te la parassitizzi. Il fatto di essere "minoranza" si traduce solo ed esclusivamente in una fetta di risorse più piccola.

    Ci vuole un cambio strutturale.
    Ma c'è il problema dell'autodichia ed essi non lo faranno mai. E il rischio è che coloro che li sostituiranno neppure. Non c'è un conflitto virtuoso tra elettori ed eletti, un controllo dei primi sui secondi.

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  9. Si penso che ti piacerebbe. Isolato, in mezzo agli alberi, un metro di neve d'inverno... Mancano orsi e lupi ma non si può mai dire. :P

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  10. Bello bello!
    Le parti tue le conosco poco ma devono essere un angolo di quell'Italia residuale, montanara che a me_mi sconfinfera un tot!

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